środa, 7 października 2015

Nazionali Riccione

eccomi in azione sui 5000mecco dall'alto la foto dei 4 piu' piccoli del gruppo :da sinistra Riccardo,andrea,marco e manalecco la foto con tutti gli atleti a Riccione, dietro io , frank, Sharon , Nicoletta davanti manal, Ivan, andrea,marco e riccardola foto del campione nazionale RiccardoQuest'anno i nazionali sonno durati moltissimo , è stata 1 settimana di semi vacanza, , divisa in 2 parti , per 4 gg fino a giovedì di vacanza con tanto mare e relax e poi venerdì e sabato , sono state 2 giornate molto intense di gare e di corse da una parte e l'altra , e domenica è stata la giornata del ritorno a casa . Una "vacanza " abbastanza stressante a seguire e a sopportare in certi casi i bambini per tutto il giorno ,e a sopportarli anche in camera , tra risate e scherzi , che ha messo a dura prova la mia pazienza , ma sono riuscito a non impazzire del tutto ,grazie ai genitori e dirigenti della robore, con cui ho passato 2 belle serate . Soltanto lunedì abbiamo avuto brutto tempo con un cielo nero , poi sempre sole , al massimo con qualche piccola nuvola , il tempo ci è stato di grande aiuto per spassarcela al mare , poi martedì il mare era mosso con 2 bandiere rosse ed è stato divertentissimo nuotare contro le onde! A Riccione c'era il parco della resistenza , un posto ottimo per allenarsi e correre , il pomeriggio di martedi', con i bambini ci siamo allenati sul lancio del vortex con dei buonissimi lanci , che ci mettevano molta fiducia per le gare del week -end.Poi nella serata di martedì alle 19 , con il frank ho fatto l'unico allenamento prima della mia gara di venerdi sera, un 10x400 a 1'30 rec 1',abbastanza positivo. Poi giovedì sono arrivati l'altra metà del gruppo , che non potevano scendere dal lunedì per impegni di lavoro e cosi' siamo entrati in clima gara . I nazionali sono iniziati per me venerdi' mattina quando alla cerimonia inaugurale hanno suonato l'inno di mameli per 150°anniversario dell'unità d'italia, dove l'ho cantato e mi è venuta a pelle d'oca . Poi venerdì mattina ci sono state le prime gare con il record personale della Sharon sui 1000 , poi nel pomeriggio i 50 m degli esordienti con il netto miglioramento sia di marco e di andrea tutti e due sotto i 9'00 con 8.86 s e 8.87 s , poi il 6° posto del Frank sui 400 m e la buona gara della nicoletta al suo esordio ai nazionali; in serata il frank è arrivato 5° nel salto in lungo e c'è stata la mia gara i 5000 m con uno stadio deserto batteria dei SM con 18 partenti ,arrivo 17° con 21'05 a 4'13 a 40 ' sopra del mio pb che forse non batterò mai , sono contento lo stesso poiché arrivavo molto stanco e fuori forma sopo 4 gg di mare , andiamo avanti lo stesso . Le gare di sabato iniziavano presto alle 8.45 il vortex esordienti M , forse la gara con piu' attesa per noi , con 3 ragazzi , e con molte aspettative , e Riccardo aveva molta pressione perché voleva vincere ma non era facile, al 1° lancio tira a 40.50 ma è 2° dietro ad un 42,70m , poi al 2° lancio fa un lancio perfetto con la giusta rincorsa e una fantastica traiettoria uscito alto , e vola e vola fino a 45.50 m!!!! ed è 1° , dopo l'attesa della gara nessuno poi si migliora e vince la gara ! ed è Campione NAZIONALE nel lancio del vortex !tutti felicissimi e molto contenti dello straordinario risultato .poi nei 600 i ragazzi hanno fatti dei discreti tempi e infine il frank è arrivato 6° sui 2000 m e la manal ha fatto una buon prova sui 1000 m. poi il sabato sera dopo le gare , insieme all'anna , all'avvocato e al Marzio una bella serata con piadina e birra .Domenica mattina dopo colazione siamo ripartiti per Seveso dopo una lunga settimana ,che mi ha fatto molto riflettere sulla la robore e sul nostro e sul mio futuro ,certe cose andranno chiarite e andranno fatte scelte ; dopo un lungo viaggio quando si ritorna non si è piu' quelli che si era prima .

No es secreto...

No es secreto que mi alma corría sin cesar, hacia un lugar donde esperaba mi corazón ser escuchado y por la belleza y la calma fue apresado… no es cierto que andaba sin rumbo, ni sin sonrisas que dibujar en mi cielo, no es cierto que mis lágrimas eran el preludio de tiempos donde la tristeza emanaba aromas de sueños inacabados, es cierto que mis lágrimas eran la expresión de tiempos difíciles, tiempos en los que huir era una manera fácil para volver a sonreír. No es secreto que decidí parar mis pasos y hacerle frente a mi realidad, mirarte a los ojos para que tú bajaras tu mirada y no fueras capaz ni de emitir una sola palabra, ni tan sólo, un simple gemido. No es secreto la fuerza de mi mirada, la transparencia de mi sentir, no es secreto que me hundí para hoy saber que estoy mejor sin ti. Ya no es secreto que hoy me sentaré a esperar, disfrutar sin más, de ese paraíso que mis ojos crearon, de ese lugar que el mar enfurece y calma, que endulza pese a sus aguas saladas, que es el reflejo de cada palabra soñada. Me sentaré a mirar el horizonte y explicaré la historia de una chica que al cielo miraba cuando azul estaba, de aquella chica que sus paisajes coloreaba, y sus flores las convertía en pequeñas imágenes abstractas, de aquella chica que tras su cámara amaba cada rincón visto a través de su visor, para continuar caminando y volverme a encontrar siempre con mi paraíso… Explicaré la historia de una chica que amaba al igual que erraba, que sonreía al igual que lloraba, que abrazaba y acariciaba y que su corazón le dominaba, explicaré mi historia a través de "simples" palabras, no es secreto que llevan mi sello, y así mostrar aquella persona alegre que perdiste en cada caricia fingida, en cada beso sin amor, en cada mirada vacía, perdida en el deseo, el placer y la falta de sentimientos… Y continuaré creando paisajes, donde los sueños se hacen realidad y gritaré al mundo que estoy llena de felicidad, que la fuerza no me faltó jamás, escribiré para sanar y sanaré para sonreír, sin más…Ya no es secreto que aquí mi alma está, explicando historias de hadas que algún día haré realidad…

Non mi interessa...

Ho conosciuto questi splendidi versi grazie ad un'amica...e non potevo non condividerli con voi. Spero che toccheranno il vostro cuore come hanno toccato il mio.Non mi interessa sapere qual è il tuo mestiere.Voglio sapere per cosa si strugge il tuo cuore e se hai il coraggio di sognare l'incontro con ciò che esso desidera.Non mi interessa sapere quanti anni tu abbia.Mi interessa sapere se correrai il rischio di fare la figura del pazzo per amore, per il tuo sogno, per l'avventura di essere vivo.Non mi interessa sapere quali pianeti quadrano con la tua luna.Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore; se le difficoltà della vita ti hanno portato ad aprirti, oppure a chiuderti in te stesso nel timore di soffrire ancora.Voglio sapere se sei capace di stare nel tuo dolore, tuo e mio, senza far nulla per nasconderlo, o allontanarlo, o cristallizzarlo.Voglio sapere se sei capace di stare nella gioia, tua e mia, se puoi scatenarti nella danza e lasciare che l'estasi ti invada fino alla punta delle dita dei piedi o delle mani senza esortarci ad essere prudenti, realisti, o consapevoli dei limiti umani.Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti è vera.Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per restare fedele a te stesso, e di non tradire mai la tua anima a costo di lasciare che altri ti chiamino traditore.Voglio sapere se puoi essere di parola, e quindi degno di fiducia.Voglio sapere se sei capace di trovare la bellezza anche nei giorni in cui il sole non splende, e se puoi dare inizio alla tua vita sulle sponde di un lago, gridando SI al bagliore d'argento della luna piena.Non mi interessa sapere dove vivi, né quanto denaro possiedi.Voglio sapere se dopo una notte disperata di pianto, sei capace di alzarti, così come sei, sfinito e con l'anima coperta di lividi, per metterti a fare quello che c'è da fare per i bambini.Non mi interessa sapere chi conosci, né come mai ti trovi qui.Voglio sapere se sarai in piedi con me al centro del fuoco, senza tirarti indietro.Non mi interessa sapere che cosa hai studiato, né con chi e neppure dove.      Voglio sapere cosa ti sostiene da dentro quando tutto il resto viene a mancare.Voglio sapere se puoi stare da solo con te stesso, e se la tua stessa  compagnia ti piace veramente, nei momenti di vuoto.                                                                                                                               Sognatore delle montagne                                                                                                                                       anziano uomo di medicina

Nonato Luiz & Pedro Soler - Diálogo (1982)

Bom tarde, amigos cultos e ocultos! Nossa semana está maravilhosamente instrumental e agradando à gregos e também aos troianos. É bom saber que o Toque Musical tem se tornado um espaço de consulta importante, de relevância cultural mesmo na contramão da confusa 'legalidade' que vivemos nesses tempos. Sei também que o TM, assim como muitos outros blogs, sobrevive na condição de 'tolerância vigiada'. Por certo, os patrulheiros cibernéticos estão de olhos bem abertos, não apenas para tentarem coibir ações, mas também para tirarem proveitos da situação. Blogs como o Toque Musical tem servido de 'termômetro' para muitos produtores e editoras, que percebendo o interesse do público, procuram reinventar 'o produto'. Estão fabricando biscoito de araruta e vendendo como 'cookies'. O foda é que em alguns casos, a gente leva para casa o mesmo produto encontrado nos blogs (as vezes até com uma qualidade inferior). Bom, mas pelo menos tem uma vantagem... (eu só não descobri ainda se é para quem compra ou para quem vende. Acho que é mais para quem produz).Putz, nem sei porque eu estou tocando nesse assunto... acho que perdi o gancho (o gancho e o tapa olho, hehehe...)Vamos ao disco do dia. Continuando com os mestres do instrumental, tenho aqui o violonista cearense Nonato Luiz numa dobradinha com o guitarrista flamenco Pedro Soler. O lp é um registro gravado ao vivo na Sala Cecília Meireles, do Rio de Janeiro, em junho de 1982. De um lado temos o brasileiro e do outro o espanhol (ou catalão? sei não). Na época os dois instrumentistas faziam uma turnê pela Europa. Um trabalho que procurava mostrar as afinidades sonoras entre a música flamenca e a nordestina. Ao final das apresentações europeias eles vieram mostrar também no Brasil esse show.Este é um disco que embora eu já conhecesse, nunca o ouvi com a devida atenção. Foi só agora, preparando o toque musical que pude percebe-lo na íntegra. Estranhei o fato de que o número das músicas não corresponde aos das faixas. Como não conhecia bem todas as músicas, ficou difícil entender quem é quem. Pelo que eu pude entender, em algumas faixas contam mais de uma música. Fiz então a denominação conforme me parecia a lógica. Como sei que pode haver erros, decidi incluir também no arquivo a digitalização bruta, por inteiro. Daí, aqueles que sabem poderão separar corretamente as faixas. O importante é que está tudo aqui. Disco bonito, músicos excepcionais! Confiram...malagueñas - pedro solergranaina - pedro solernana - pedro solerseguirias - pedro solerqui nem gilóviola violadadança do ventrequatro prantosreflexões nordestinaso sonho

Nego la Negatività.

Ogni giorno, in ogni ambiente, che sia lavorativo, ricreativo o familiare ci scontriamo con persone che per indole, piuttosto che per incapacità o ignoranza, riesce a comunicare solo tramite piagnistei e "negatività".

Le persone negative sono quelle più fastidiose in ogni conversazione. Indipendentemente da quello che tu stia dicendo, loro trovano sempre un modo per girare le cose in una direzione negativa. Alcune di queste riescono ad essere così tanto negative che ci si sente scarichi e spossati solo a stargli vicino. Quest'atteggiamento danneggia in modo serio la ricettività e la creatività di chi ascolta. La reazione a questo tipo di "esposizione" al pessimismo no ha lo stesso effetto per tutti. C'è chi reagisce cercando di cambiare discorso, magari con qualche battuta spiritosa, c'è chi trova una scusa banale, come rispondere al cellulare in modo tale da allontanarsi presto dalle "radiazioni" negative, c'è chi ascolta divertito forte delle sue convinzioni, cosciente del fatto che niente e nessuno potrà fermare la propria idea e c'è chi, invece, una grande maggioranza, ne risente e accusa il colpo. A quest'ultimo succede qualcosa di "fisico" non cambia solo atteggiamento, ma cambia forma, piega le spalle, abbassa gli angoli della bocca, gli si spegne sia il sorriso che lo sguardo, diventa catatonico, succube di quelle parole nefaste che entrano nei suoi orecchi e devastano i pensieri e la mente, portandolo inevitabilmente a costruire soltanto pensieri negativi.

Cosa sono i pensieri negativi.

Sono pensieri, comportamenti che consapevolmente o inconsapevolmente assumiamo nel corso della vita e che ci danneggiano.

I pensieri negativi sono caratteristici di patologie come la depressione e gli stati ansiosi, dove hanno la massima espressione, in quello stato la fanno da padrone, sono particolarmente evidenti e persistenti ma li possiamo trovare anche in altre forme di disagio mentale o fisico. In generale i pensieri negativi sono ovunque, attraversano gli strati sociali e possono non essere legati nemmeno a un disagio.

Esempi di pensieri negativi:

Quelli che parlano sempre male degli altri. In un modo o nell'altro devono sempre trovare il difetto in qualcuno, che lo facciano in pubblico o in privato, parlano male o si lamentano di una persona o di un gruppo, non mostrano reale interesse per noi, la nostra vita. Ci esortano a partecipare ad un conflitto verso un'altra parte, ne sono quasi ossessionati e cercano a tutti i costi di convincerci a schierarsi dalla loro parte, pensandola come loro.

Cosa faccio nel caso mi trovi al cospetto di persone "negative":

Non discuto mai con loro. Una delle cose più importanti che ho imparato è quella di non incominciare mai un dibattito con una persona negativa. Il dibattito non porta mai da nessuna parte e produce accuse, repliche e alle volte insulti, con immenso piacere del solo conduttore. Le persone negative sono molto fedeli al loro modo di vedere le cose e molto probabilmente non cambieranno mai opinione grazie alle cose che sentono dire da te. Qualunque cosa tu dica, loro troveranno almeno 10 differenti ragioni per sostenere il proprio punto di vista, il loro pessimismo e la loro negatività.

Mi attengo a temi di conversazione frivoli.  Provo a portare la conversazione su un tema differente e rigorosamente più frivolo per alleggerire un po l'atmosfera. Parlo di cose semplici come un film appena uscito, aggiornamenti su nuove tecnologie, la migliore pizza della zona, cose del normale quotidiano. Parlo del più e del meno. Cerco di tenere la conversazione su aree dove chi ho di fronte si sente più positivo.Ignoro i commenti negativi. Se mi accorgo che chi ho di fronte sta scivolando in un vortice di negatività ignoro quello che mi sta dicendo o rispondo con un semplice "capisco" oppure "Si", "Certo", "Umm". Mi limito insomma a fare solo un cenno di assenso.

Riduco le occasioni di contatto con loro o addirittura li evito completamente. Non è sano passare troppo tempo con persone che ti scaricano e ti risucchiano energia. Il tuo tempo è prezioso per questo spendilo con chi ha un effetto positivo su di te.

"Ci sono pensieri distruttivi che suggeriscono debolezza, malattia, disgrazia, insuccesso, povertà o peggio ancora odi, invidie, rancori, come ci sono persone che vivendo di questo, portano nella vostra vita solo negatività. Evitateli, come evitereste un ladro, perché vi tolgono la pace, l'armonia, la serenità. Circondatevi di persone positive, mandate a fanculo gli infami e vivete "tranquilli e beati" alla faccia di chi vi vorrebbe tristi e disperati!"

(CIT. LilitH)

Nero su bianco.

Stanotte solo colpi bassi. 

Ho voglia di scrivere, così nero su bianco, senza pensare molto a come chiuderò il periodo, se basterà un punto o soli tre punti di sospensione.

So che quest'anno ho subìto una forte influenza esterna, mi sento diversa, sarà il trasferimento, saranno le circostanze. 

Mi sento decisamente meglio, riesco autonomamente a far quadrare i conti, a far rientrare le spese personali e non, mi piace e credetemi- mi da' un enorme senso di soddisfazione.

Sento i miei gusti sempre più decisi, marcati, riesco a creare un veloce ma attendibile quadro della situazione.

Ma uno degli aspetti che meno mi convince è quell'ego di maternità che affiora costantemente, che il più delle volte lascia nude le pagine del mio diario.

Non parlo dell'idea di essere genitore, bensì della predisposizione ad esserlo, di quel qualcosa che ad un certo punto ti scatta dentro e pensi "Sì sarebbe meraviglioso". 

Sono la single quotidiana della porta accanto, che sente emergere in sè qualcosa in grado di completarla, questo sì mi crea paure, mi costringe a rivedere alcuni pensieri, rivisitare alcune idee e magari ritrovarle più mature. 

Il mio uragano è iniziato sotto Natale. Lavoravo presso un delizioso negozio di borse e accessori della zona, lì è consueta la mia presenza di quel periodo. 

Ogni esperienza ti regala qualcosa, qualcosa per la vita che va al di la' dello stipendio, io la penso così e per tale ragione mi reputo sempre "online", aperta al mondo, alle esperienze lavorative e non, vado alla ricerca di quel qualcosa che ricavo solo dopo avere seminato. 

Di volti ne ho visti molti in negozio, altrettante sono state le richieste soddisfatte; eppure talvolta le persone sono così banali a rincorrere le tendenze e poi boh... non ti lasciano nulla, solo voci che creano frastuoni.

Non che ad una commessa bisogni lasciar chissà quale ricordo, però gli unici ricordi mi pervengono da ragazzi impacciati nella ricerca del regalo giusto per la propria lei, da coppiette così spente e ripeto, così spente da entrare insieme in negozio, dividersi e ritornare insieme alla cassa con quel povero zerbino di turno.

Sì, questo mi mette una tristezza sconfinata, forse dovremmo nuovamente rivisitare ciò che intendiamo per "donare" e che intendiamo per "relazione", perché al momento ho solo potuto constatare che il 90% delle donne ama parlare di autonomia e di ideali, ma di fatto non ci pensa due volte a far pagare il conto della propria wishlist al proprio lui. Ho potuto constatare che sono più i "amore andiamo lì" "amore mi ci porti" , piuttosto che "ti va un tramonto"?

E chissenefrega se non ti sei truccata, se non sei come vuoi, chissenefrega se non hai il gel. Possibile aver materializzato anche l'amore? Ditemi seriamente di no.

Così tra uno sguardo e l'altro, tra uno strozza collo in tinta con la borsa e un accessorio da riordinare, mi ci trovo sotto lo sguardo loro: lei bassina, anche lui - carini pensai.

Poco meno di sessanta anni ciascuno, ma li portavano decisamente male, glielo si leggeva negli occhi che lavoravano da una vita, erano trascurati. Lei era contenta, probabilmente chissà quante volte sarebbe voluta entrare in negozio, ma magari si sentiva fuori luogo. Questi sono i pensieri di una donna, "non entro lì perchè sono tutte perfette e ordinate eccetto me". Ebbene, lei accanto a lui si sentiva forte, non chiedetemi come io l'abbia notato, ma erano così incredibilmente fuori luogo e nel posto giusto che un brivido mi ha scossa.

Chiedo gentilmente se posso essere d'aiuto, al che il marito mi risponde che oggi ha portato la moglie perchè vuole comprarle una bella borsa.

Seconda scossa dentro me. La moglie è così felice, felice come se lo stesse apprendendo adesso. 

Lo sguardo scivola sulla borsa che indossa, credo non l'abbia mai sostituita da anni, non me lo dicono - ma propongo loro l'ultima borsa in saldo della collezione più economica. Primi sguardi, prime luci negli occhi, noi ci eravamo intesi. D'un tratto mi ritrovo con gli occhi lucidi. Porgo la borsa alla donna che l'afferra contenta dicendomi che è quella giusta. Osserva le cerniere laterali, la capienza ed è felice, il marito si mette in coda per il pacco regalo.

Non ho mai visto due persone più innamorate, non ho mai percepito quell'amore che a distanza di anni si ricompone da rinascere in qualcosa di veramente bello.

Mi accorgo che il più delle volte viviamo con una persona e neppure ci accorgiamo dei cambiamenti che questa subisce, dei suoi bisogni. E quell'uomo per me ha vinto. Ha notato che la sua lei, magari come qualsiasi altra donna terrestre potesse desiderare una nuova borsa, che tra me e voi di certo non era nelle loro priorità, ha notato il suo disagio, la sua insicurezza nel suo sentirsi femminile, ma era al suo fianco, capite cos'intendo? Non aveva voglia di rottamarla, ma di continuare ad amarla. Per me quei due erano l'amore e lei sebbene conciata non vi dico come, ai miei occhi era meravigliosa. In lei finalmente ci ho visto quella donna che non pretende, che ascolta e che sebbene tutte le intemperie e i pensieri di non essere all'altezza, accanto al suo uomo lei era felice, non pensava, riusciva a sentirsi bene con sé stessa.

Di lui invidio il modo in cui la guardava, lo sguardo profondo che mi ha scossa più volte e ancora continua a farlo.

Sono andati via, mi hanno silenziosamente raccontato la storia alla quale non credevo più e lo hanno fatto con una semplicità e noncuranza che trascorsi le notti successive in lacrime. 

Lacrime che hanno segnato mesi, mesi che hanno segnato pensieri, pensieri che hanno provocato sensazioni.

E stasera vorrei potere chiudere occhio senza pensarci, ma è così talmente grande che mi invade la mente e mi regala felicità.

Io non ho bisogno di denaro

ho bisogno di sentimenti

di parole

di parole scelte sapientemente

di fiori detti pensieri

di rose dette presenze

di sogni che abitino gli alberi

di canzoni che facciano danzare le statue

di stelle che mormorino

all'orecchio degli amanti.

Ho bisogno di poesia

questa magia che brucia

la pesantezza delle parole

che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

Alda Merini

Nuove uscite: Cruelty of Faith di Rossella Modugno

Cari Amici, lettori...

ben ritrovati! Oggi sono qui con voi per parlavi di una nuova uscita. Si tratta del terzo e credo ultimo libro della Stronghold saga, la saga di Rossella Modugno che esce anche questa volta solo in formato e-book.La scrittrice per presentarlo qui nel mio blog, mi ha fatto gentilmente pervenire una sua personale presentazione del libro, che ora vi posto.

"In

questo capitolo conclusivo viene enfatizzato l'aspetto dark e fantasy

dell'ambientazione e vengono messi a nudo i sentimenti e i moventi di ogni

singolo personaggio, anche quelli pessimi, in particolare di Layana, Lotharius

e Leonard. I protagonisti rischieranno di perdere tutto, incluso sé stessi, a

causa del proprio egoismo e della catena di eventi scatenata dalla singola

trasformazione di un elfo, ma forse ci sarà ancora spazio per la luce nel

mondo, se non sarà l'oscurità dei loro cuori a prevalere. Riusciranno a reggere

il peso della verità o ne verranno schiacciati?"

Questa

è la descrizione che anticiperà brevemente l'universo di emozioni che vi

ingloberà se leggerete Cruelty of Faith, terzo ed ultimo capitolo di The Stronghold

Saga, la trilogia originale di ambientazione classica che include i vampiri

come antagonisti e anche come personaggi dalle molteplici sfaccettature.

La

genesi di questa tripletta è lunga e complessa, comprende 5 anni di scrittura e

altri 4 di pianificazione, ma, proprio per l'arduo e lungo lavoro che c'è

dietro, come autrice credo che non resterete delusi quando arriverete alla sua

conclusione.

Per

chi ha imparato ad amare i personaggi principali ci sono delle sorprese, dei

colpi di scena insospettabili e dialoghi che ne porteranno alla luce l'essenza,

senza tralasciare neanche l'aspetto più bieco o più narcisista, mostrandoli in

tutta la loro forza e fragilità interiore. La macrotrama è portata avanti dai

rapporti dei singoli individui con altri e da quello della collettività con il

proprio leader, non c'è dinamismo fisico quanto psicologico ed interiore; la

lotta tra l'altruismo e l'egoismo, il bene e il male, il legale e il caotico si

svolge tutta nei cuori di ognuno di loro. Posto d'onore per Layana, vera

protagonista della trama, e Lotharius, cattivo della storia ma anche oggetto di

amore fortemente rifiutato dalla donna; ma, in realtà, nessuno verrà

risparmiato da  questa guerra.

A

metà tra il fantasy classico e il paranormal romance, tra l'azione e la

passione, tra la colpa e la redenzione, l'ultimo libro ha come scopo quello di

far scoprire a tutti i personaggi la propria natura e, come lettori, a

rivelarvi la vostra.

Riuscirete

a reggere il peso della verità o riuscirà a schiacciarvi?